Colómbo, Fùrio
giornalista e scrittore italiano (Châtillon, Valle d'Aosta, 1931). Studioso dei problemi della comunicazione di massa, si è affermato in qualità di giornalista e di saggista con scritti sugli sviluppi politico-culturali della società americana, israeliana e giovanile come: L’America di Kennedy (1964), Le condizioni del conflitto (1970), Ultima Hanoi (1973), I prossimi americani (1976), Passaggio a Occidente (1982), Il Dio d’America (1983), La città profonda (1992), Cosa farò da grande (1986), Carriera: vale una vita? (1989), Per Israele (1991). Inoltre, narratore e autore di numerosi articoli per La Repubblica ha pubblicato: Le donne matte (1964), Agenti segreti (1976), Gli altri, che farne (1994), Ultime notizie sul giornalismo (1995), severa denuncia sul modo di informare dei giornali, e Confucio nel computer. Memoria accidentale del futuro (1995), un saggio sul cyberspazio. Presidente della FIAT-USA e professore alla prestigiosa Columbia University di New York, nel 1997 ha pubblicato Il candidato, in cui racconta la sua esperienza di parlamentare, nel 1999 La vita imperfetta, in cui analizza i rivolgimenti della società postmoderna e postindustriale e nel 2008 Post giornalismo. Con il thriller fantascientifico Privacy (2001), Colombo affronta poi anche un tema classico della fantascienza, evocando quel potere occulto dell'era elettronica che controlla i diversi processi mentali, colpendo chi si prepara a infrangere la legge, prima di mettere in atto la propria volontà criminosa. Dal 2001 al 2005 è stato direttore del quotidiano L'Unità. Tra le opere più recenti si segnalano La paga. Il destino del lavoro e altri destini (2009), Contro la Lega (2012), Il paradosso del Giorno della Memoria. Dialoghi con Athos De Luca, Vittorio Pavoncello (2014), Trump power. Dalla nuova frontiera di JFK al muro di Donald. Che cosa è successo all'America (2017), Il tempo di Adriano Olivetti (2017).