Cicognòlo

comune in provincia di Cremona (14 km), 44 m s.m., 6,96 km², 850 ab. (cicognolesi), patrono: san Donnino (9 ottobre).

Centro situato nella pianura alla destra del fiume Oglio. Noto come Calianum, nel sec. XII fu sotto la giurisdizione del monastero di San Giovanni di Pipia, poi di Buoso di Bovara, infine del capitolo cremonese. Teatro di lotte feudali tra i sec. XIV-XV, fu in seguito ceduto ai Pallavicino. § La villa-castello Manfredi (1839) sfrutta alcuni resti dell'antica fortezza medievale integrati con gusto neogotico. La torre d'ingresso, simile alla torre del Filarete del Castello Sforzesco di Milano, e la villa Pallavicino (1817), di stile neopalladiano, sono opere di Luigi Voghera. § Nell'economia prevale l'agricoltura, con coltivazioni di cereali e foraggi per l'allevamento di bovini da latte, cui si affiancano aziende attive nei settori metalmeccanico (macchine utensili, serramenti e carpenterie), alimentare, dell'arredamento e dell'abbigliamento.