Chiari
Indicecomune in provincia di Brescia (25 km), 148 m s.m., 38,02 km², 17.361 ab. (clarensi), patrono: santi Faustino e Giovita (15 febbraio).
Cittadina situata nella pianura alla sinistra del fiume Oglio, dal caratteristico centro storico a pianta circolare di chiara impronta medievale. Di origine romana, durante il sec. XIII fu coinvolta nelle lotte tra ghibellini e guelfi, che nel 1272 la distrussero. Entrò poi nei domini viscontei, ottenendo diversi privilegi e la separazione da Brescia. Dal 1428 al 1797 fu legata alle sorti di Venezia. Nel 1701, durante la guerra di successione al trono di Spagna, le truppe imperiali al comando di Eugenio di Savoia vi sconfissero le forze francesi, spagnole e piemontesi, comandate dal duca Vittorio Amedeo II di Savoia.§ Il borgo, che si svolge all'interno di quella che fu la cinta muraria abbattuta nel 1816, conserva le due chiese quattrocentesche di Santa Maria Maggiore (con cantorie lignee del sec. XVIII) e dei Santi Faustino e Giovita. La Pinacoteca Repossi conserva opere soprattutto di artisti bresciani e lombardi in generale e una collezione di incisioni che comprende fra gli altri esemplari di Antonio Pollaiolo, Andrea Mantegna, Albrecht Dürer, Giambattista Tiepolo, Rembrandt. Nello stesso edificio è la Biblioteca Morcelliana, ricca fra l'altro di preziosi incunaboli del sec. XV.§ L'industria, assai sviluppata, opera prevalentemente nel settore metalmeccanico, cui si affiancano i comparti alimentare, tessile, calzaturiero, dell'abbigliamento, delle arti grafiche, dei serramenti, della lavorazione del legno e delle materie plastiche. Importanti sono l'agricoltura (cereali e foraggi) e l'allevamento bovino, cui si lega un fiorente mercato.