Chersonèso
(greco Chersonēsos; latino Chersonēsus). Nome dato dagli antichi Greci ad alcune penisole. Tra le più importanti: Chersoneso Taurico, sulla costa sudoccidentale della Crimea presso l'odierna Sebastopoli; colonizzato dai Greci nel sec. VI a. C. appartenne, al tempo di Mitridate VI, al Regno Pontico. In seguito fu stazione militare romana. Chersoneso Tracico, in Tracia tra l'Ellesponto e il golfo di Melas sull'Egeo (odierna penisola di Gallipoli), di grande importanza militare ed economica per il controllo degli stretti. Colonizzato da Mileto nel sec. VII a. C., fu occupato dall'ateniese Milziade il Vecchio che ne divenne signore. Soggetto alla Persia al tempo delle guerre persiane e liberato dai Greci nel 479 a. C., entrò a far parte della I lega navale ateniese, fu teatro delle operazioni tra Ateniesi e Spartani nell'ultima fase della guerra del Peloponneso, tornò sotto il controllo di Atene con la fondazione della II lega navale e fu conteso lungamente fra Atene e Filippo II di Macedonia, sotto il cui dominio cadde definitivamente nel 338. Conteso in età ellenistica tra i re di Macedonia, i Seleucidi e i Lagidi e assegnato con la pace di Apamea (189 a. C.) dai Romani al Regno di Pergamo, dopo il 133 a. C. passò col Regno di Pergamo sotto il dominio romano.