Cavallìrio
Indicecomune in provincia di Novara (34 km), 367 m s.m., 8,08 km², 1213 ab. (cavalliresi), patrono: san Gaudenzio (22 gennaio).
Centro situato alle pendici meridionali delle colline che dividono le valli del fiume Sesia e del torrente Agogna; è compreso nel Parco Regionale del Monte Fenera. Appartenne al comitato di Pombia, poi al vescovo di Novara e ai signori di Castello. Nel 1402 Gian Galeazzo Visconti lo diede in feudo a Francesco Barbavara; passò quindi ai Guarco e nel 1471 ai marchesi di Romagnano. § L'oratorio dell'Assunta (1616) conserva un'ancona in legno dorato del 1668 e un altare marmoreo del 1753. La parrocchiale di San Gaudenzio si presenta in un rifacimento settecentesco, restaurato nell'Ottocento. Nella parte alta del paese sono i resti di una torre di avvistamento di epoca longobarda. In campagna sorge isolato l'oratorio di San Germano (sec. XI), a navata unica. § L'economia si basa sull'agricoltura (uva da vino, mais, patate e foraggi) e sull'industria, attiva nei settori tessile (con attività connesse al comparto laniero del Biellese) e calzaturiero. Completa il quadro economico l'allevamento bovino e suino.