Caténe bìbliche o esegètiche
antologie di commenti di vari autori sulla Sacra Scrittura. Sono così dette perché i commenti sono elaborati in catene: un passo biblico e sotto le spiegazioni degli esegeti. Tra le più antiche ricordiamo quelle greche di Procopio di Gaza (m. 538 ca.) e quelle orientali di Severo (sec. IX) e latine di Vittore di Capua (m. 553). Le Catene bibliche furono molto fiorenti nella Scolastica dopo Pietro Lombardo (sec. XII): note quelle di Anselmo di Laon (Glossa ordinaria) e di Tommaso d'Aquino (Expositio continua, detta Catena aurea). Molte altre furono compilate in seguito, dalla Catena aurea super Psalmos (1520) di De Puis a quella di G. Bellino (Gesù Cristo nelle Sacre Scritture e nei Santi Padri e Dottori, 1911-15). La disposizione delle Catene bibliche è varia: a corona, con i commenti intorno al testo biblico posto al centro della pagina; alternata, con i commenti di seguito al testo; marginale; a colonna, ecc. (vedi anche florilegio).