Castlereagh, Robert Stewart, 2º marchése di Londonderry, viscónte di-
statista britannico (Mount Stewart, Irlanda, 1769-North Cray, Kent, 1822). Membro del Parlamento irlandese che sedeva a Dublino (1790-1800), ricoprì alcune cariche in Irlanda e fu uno dei principali fautori dell'abolizione del Parlamento irlandese e dell'unione alla Gran Bretagna (1800), attirandosi l'odio inestinguibile dei nazionalisti irlandesi. Ministro della Guerra e delle Colonie (1805-06) nel II gabinetto Pitt, fu nuovamente ministro della Guerra (1807-09) nel gabinetto Portland, in cui sorsero gravi difficoltà tra lui e il ministro degli Esteri Canning, che ne chiese le dimissioni per le infelici operazioni militari di La Coruña (Spagna) e Walcheren (Olanda). Ritenendo Canning artefice di uno sleale intrigo ai suoi danni, lo sfidò a duello; Canning fu ferito ed entrambi i ministri diedero le dimissioni. Divenuto ministro degli Esteri nel 1812, tenne tale carica fino al 1822, sostenendo lo scontro decisivo con la Francia di Napoleone. I suoi sforzi diplomatici portarono al fronte unito delle potenze europee che sconfisse Napoleone a Lipsia (1813) e al successivo rafforzamento di tale coalizione fino alla vittoria finale su Napoleone (Trattato di Chaumont, 1814). Partecipò alle trattative per la prima Pace di Parigi (1814) e giocò un ruolo di primissimo piano nella sistemazione dell'Europa post-napoleonica al Congresso di Vienna (1815). Dopo il ritorno di Napoleone dall'Elba e la sua definitiva sconfitta a Waterloo (giugno 1815), negoziò la seconda Pace di Parigi (novembre 1815). Si oppose al principio dell'“intervento universale” propugnato dal ministro austriaco Metternich e sottoscritto da Russia e Prussia al Congresso di Troppau(1820), secondo cui le potenze sarebbero dovute intervenire dovunque una rivoluzione avesse sovvertito l'ordine di uno Stato, dichiarando che la Gran Bretagna non aderiva a un'affermazione universale di principio e preferiva seguire una politica esclusivamente pratica. La tensione accumulata nel corso di avvenimenti tanto importanti si ripercosse sul suo equilibrio psichico, conducendolo al suicidio.