Castellanéta, Carlo
scrittore italiano (Milano 1930-Palmanova 2013). Narratore di tono liricoscorsivo, fu autore di romanzi spesso ambientati nel mondo milanese e lombardo. Nella sua narrazione si alternano e spesso s'intrecciano due filoni principali, da una parte le inquietudini del rapporto di coppia, dall'altra le tensioni sociali e di classe. Tra i suoi romanzi ricordiamo: Viaggio col padre (1958), Villa di delizia (1965), La paloma (1972), Ombre (1982), Passione d'amore (1987), L'età del desiderio (1990). L'appassionato e polemico rapporto con Milano è il centro motore della sua produzione saggistica (Storia di Milano, 1975; La mia Milano, 1988). L'amore per la città natale ha ispirato anche alcune delle opere più recenti, come il libro-album Milanesi si diventa (1991), che raccoglie una cinquantina di immagini della Milano degli anni Cinquanta e Sessanta, accompagnate da testi velati da una nostalgia affettuosa ma priva di toni elegiaci. Una tenera rievocazione dello stile di vita meneghino ricompare in Amare Milano (1994), mentre all'eros si ispira Le donne di una vita (1993), nel quale il protagonista, un cinquantenne separato, rimedita le figure femminili del suo passato, sovrapponendo le vicende personali a quelle dei film di cui è instancabile divoratore. La città e gli inganni (1995) è invece la storia di un giovane, appassionato lettore di gialli, che si fa assumere come agente investigativo, seguendo le orme del suo mito, Philip Marlowe. Nel 1998 pubblicò L'amore immaginario, nel 1999, Racconti d’amore e nel 2005 Polvere di stelle.