Castellabate

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comune in provincia di Salerno (66 km), 37 m s.m., 37,01 km², 7775 ab. (castellani), patrono: san Costabile (17 febbraio).

Centro del basso Cilento, esteso sulla fascia costiera e compreso nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano; sede comunale è Santa Maria. Sorto intorno al castello voluto dall'abate di Cava (1120-21) per difendersi dalle incursioni piratesche, fu dotato dall'abate Simone (1124) di un porto, che permise lo sviluppo di un fiorente commercio. Conteso e occupato da diversi signori per la sua posizione strategica, rimase ai monaci di Cava de' Tirreni fino a quando fu concesso da papa Gregorio XII al re Ladislao (1412). Ebbe vari feudatari tra cui i Sanseverino e i Caracciolo. § Il singolare borgo, che si affaccia su una spiaggetta, conserva intatte le caratteristiche architettoniche medievali ed è stato dichiarato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO; vi sorge la basilica pontificia di Santa Maria de Gulia (sec. XII, rimaneggiata nei sec. XV e XVIII). Dopo il restauro, ha ripreso in gran parte il suo aspetto originario, conservando dell'epoca barocca la facciata principale, il transetto e l'abside. Lungo tutto il litorale sorgono torri di avvistamento. Nella sede comunale è l'Antiquarium “Luca Cianfarani”, nel quale è stato istituito un parco faunistico subacqueo. § All'agricoltura, che produce uva (vino cilento DOC) e olive (olio del Cilento DOP), alla pesca e all'industria (alimentare, nautica, chimica, dei materiali da costruzione e della ceramica artistica) si affianca una vivace attività turistica a Santa Maria, a San Marco e a Ogliastro Marina.

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