Carey, teorìa dell'espansióne terrèstre di-
teoria tettonica globale che si contrappone sia alla teoria della tettonica a zolle sia a quella delle undazioni. Formulata da diversi autori negli anni Trenta, la teoria dell'espansione terrestre è stata ripresa negli anni Settanta dallo studioso australiano Samuel Warren Carey, al quale si devono non solo il contributo di nuovi importanti elementi a suo sostegno ma anche la sistemazione più organica dei dati su cui poggia; suo presupposto fondamentale è che l'estensione della superficie terrestre non sia rimasta costante nel tempo, ma sia invece progressivamente aumentata. Secondo Carey, che si basa su misurazioni geodetiche e ricostruzioni paleotettoniche, l'espansione della Terra, a partire dal Paleozoico, risulterebbe pari a circa il 40% della superficie iniziale; il diametro terrestre sarebbe dunque aumentato di 1,7 cm all'anno. Egli suppone che le masse continentali siano sempre esistite, crescendo d'estensione nel corso del tempo; le masse oceaniche, invece, sarebbero comparse, e si sarebbero via via sviluppate, per effetto dell'espansione terrestre; mentre la formazione dei rilievi montuosi sarebbe dovuta a un geotumore che risale verso la superficie (vedi teorie orogenetiche). Inoltre lo studioso australiano respinge l'ipotesi secondo la quale esisterebbero zone di subduzione con consunzione litosferica, come prospettato dalla teoria della tettonica a zolle. Secondo Carey la superficie terrestre è costituita attualmente da otto poligoni di primo ordine, posti in contatto fra loro lungo le dorsali e le fosse, e aventi uno spessore che raggiunge la base del mantello; ciascuno di questi poligoni principali sarebbe formato a sua volta da poligoni minori (di secondo ordine) il cui spessore giunge fino alla base dell'astenosfera. In conclusione, le cause dell'espansione terrestre non sono ancora note. Tuttavia Carey avanza alcune ipotesi: esse potrebbero risiedere in una progressiva diminuzione della costante gravitazionaleG, in transizioni di fase da materiali più densi a materiali meno densi, oppure in un aumento progressivo di massa per trasformazione dell'energia in materia.