Cardoso, Fernando Henrique
uomo politico brasiliano (Rio de Janeiro 1931). Laureato in Scienze Sociali presso l'Università di San Paolo, vi è divenuto titolare della cattedra di scienze politiche nel 1968. Senatore dal 1978, è stato tra i fondatori del Partito socialdemocratico brasiliano (1988). Ministro delle Relazioni Estere e poi dell'Economia nel governo di I. Franco (1992-94), è stato eletto presidente della Repubblica nell'ottobre del 1994. Uscito vittorioso dal confronto elettorale, si è impegnato immediatamente ad aggredire la spaventosa inflazione a quattro cifre che, grazie al suo Piano Real, nel giro di un anno (dicembre 1995) è scesa al 20%. L'impegno nel risanamento economico del Brasile è stato confermato dall'avvio di un vasto piano di privatizzazioni (emblematico quello delle telecomunicazioni) e da un fecondo interscambio con l'Europa e segnatamente con l'Italia. All'innegabile successo della sua politica economica e all'evidente trasparenza che ha accompagnato la sua azione, però, non ha corrisposto un miglioramento delle condizioni sociali, specialmente quelle dei ceti più poveri. Anche le riforme volte a modificare tale situazione, in particolare la riforma agraria, hanno trovato non pochi impedimenti nelle resistenze dei fazendeiros di fronte agli espropri dei loro latifondi. Il disagio sociale, acuito dalla violenza manifestatasi particolarmente nei grandi centri urbani ha coinvolto anche consistenti settori delle forze dell'ordine. Convinto che solo la soluzione dei problemi economici del Brasile potesse permettere una reale azione riformatrice, ha continuato sulla sua strada confidando sul nuovo mandato presidenziale del 1998, reso possibile da una modifica costituzionale approvata nel 1996. Alla scadenza del suo mandato (dicembre 2002) Cardoso ha passato la mano al candidato dell'opposizione, Lula.