Capergnànica
Indicecomune in provincia di Cremona (43 km), 79 m s.m., 6,79 km², 1609 ab. (capergnanichesi), patrono: san Martino (11 novembre).
Centro situato nella pianura cremasca alla destra del fiume Serio. Già abitato in epoca antica, nel sec. VIII fu importante nodo viario; citato in documenti del sec. XII, appartenne ai conti di Bergamo. § La trecentesca chiesa di Sant'Antonio ha facciata a capanna con portale goticheggiante, mentre campanile e abside sono di epoca posteriore; anche l'oratorio di San Giovanni ha origine trecentesca. Nella frazione di Passarera, la parrocchiale di San Girolamo ha nella facciata ornamenti in terracotta del sec. XV e conserva un affrescho secentesco di Gian Giacomo Barbelli e un coro e un pulpito coevi scolpiti in legno. La parrocchiale di San Martino (sec. XI) ha subito vari rimaneggiamenti e conserva dipinti di Mauro Picenardi e Gian Giacomo Barbelli. § Nell'economia prevale l'agricoltura (cereali, ortaggi ed estese piantagioni di foraggi annuali e permanenti per l'allevamento di bovini), cui si affianca l'industria, attiva nei settori elettrotecnico, cosmetico, alimentare, di assemblaggi e di lavorazione della gomma e del legno.