Camporotóndo Etnèo
Indicecomune della Città Metropolitana di Catania (13 km), 445 m s.m., 6,38 km², 5105 ab. (camporotondesi), patrono: san Giacomo (25 luglio).
Centro situato sul versante meridionale dell'Etna. Il vecchio borgo fu devastato dalla colata lavica prodotta dall'eruzione del 1669; quello attuale fu ricostruito nel punto dove la colata si era divisa in due. Fu possesso in parte dei principi di Paternò e in parte del municipio di Catania; fu poi feudo dei Reitano e infine, come marchesato, dei Natali fino all'abolizione dei feudi (sec. XIX). La chiesa di Sant'Antonio e il Palazzo Baronale, in stile barocco, risalgono al sec. XVII. § L'agricoltura produce olive, uva, mandorle, agrumi e fichi d'India. L'industria opera nei settori metalmeccanico, degli imballaggi, degli articoli in gomma e dell'abbigliamento; si praticano le attività di estrazione e di lavorazione della pietra lavica.