Camógli
Indicecomune nella città metropolitana di Genova (23 km), 9 m s.m., 9,89 km², 5099 ab. (camogliesi), patrono: san Prospero (primo sabato di settembre).
Camogli. Veduta del porticciolo.
De Agostini Picture Library/A. Vergani
Generalità
Centro della Riviera di Levante, posto sul versante occidentale del promontorio di Portofino. Antico borgo di pescatori, circondato da una zona coltivata a olivi e agrumi e ricca di vegetazione. Nonostante la grande affermazione turistica e la crescita urbana, ha conservato le caratteristiche del borgo marinaro, allungato sul golfo del Paradiso con le case alte e strette dai vivaci colori e con il piccolo porto affollato di barche e reti da pesca.
Storia
Abitato anticamente dai Liguri Casmonati, subì il dominio longobardo e passò poi ai vescovi di Milano. Sotto la giurisdizione di Genova dal 1223, beneficiò della protezione della repubblica nei commerci e nelle attività marinare, rimanendo al suo fianco nelle lotte tra guelfi e ghibellini. Incendiato e distrutto per rappresaglia (1366) dai Fieschi appoggiati da Galeazzo Visconti, successivamente seguì ancora le sorti di Genova, alternando periodi di decadimento e di fortuna. Nell'Ottocento la sua marineria conobbe un grande splendore: dopo la distruzione della flotta ligure ad Abukir (1798), nello scontro che oppose Napoleone agli inglesi, i camogliesi investirono cospicui capitali nella costruzione di velieri mercantili e giunsero ad avere una delle flotte più numerose d'Europa.
Arte
Di origine medievale (sec. XII), ma oggetto di successive ristrutturazioni, è la basilica di Santa Maria Assunta, in suggestiva posizione sul promontorio proteso nel golfo chiamato “Isola”. In posizione adiacente ma più elevata è castel Dragone, eretto a picco sul mare nel sec. XII come baluardo difensivo, che conserva la massiccia torre quadrata. Il Museo Marinaro “Gio Bono Ferrari” ripercorre, attraverso cimeli, strumenti navali, stampe e dipinti la storia della marineria locale dal sec. XVIII a oggi.
Economia
Il turismo rappresenta la maggiore risorsa economica. È rimasta comunque viva la tradizione marinara con le attività connesse alla pesca e quelle legate alla formazione degli ufficiali di marina (qui si trova il famoso Istituto Nautico “Cristoforo Colombo”, fondato nel 1874). L'agricoltura, marginale nell'economia locale, è rivolta soprattutto alla coltivazione dell'olivo, affiancata da attività viticole e frutticole. Importante è il ruolo dell'artigianato, in particolare quello legato alla gastronomia e alla lavorazione del pescato (tipiche le acciughe salate).
Curiosità e dintorni
La Sagra del Pesce (seconda domenica di maggio) è legata alla celebrazione di san Fortunato. Di estremo interesse è il complesso abbaziale di San Fruttuoso di Capodimonte.