Bryant, Kobe Bean
Cestista statunitense (Filadelfia, 1978 - Calasabas 2020). Considerato tra i migliori giocatori della storia dell’NBA (National Basketball Association, principale lega professionistica di pallacanestro degli Stati Uniti e del Canada), ha giocato prevalentemente come guardia tiratrice, ma anche playmaker e ala piccola. Cresciuto sportivamente in Italia (a seguito del padre Joe Bryant, giocatore di basket in numerose squadre italiane tra il 1984 e il 1991), torna negli Stati Uniti e si iscrive all’high school. Non ancora diciottenne, viene dichiarato eleggibile per il Draft NBA senza passare dal college. Viene scelto dai Charlotte Hornets e subito girato ai Los Angeles Lakers, squadra cui lega indissolubilmente la sua carriera (è stato il primo giocatore NBA a militare nella stessa squadra per 20 stagioni, conquistando 5 titoli). Kobe Bryant è ad oggi il quarto miglior marcatore della storia NBA con 33643 punti e quarto per punti realizzati nei Playoffs (5640). Ha realizzato una media di 25 punti a partita, da aggiungere a uno score di 4,7 assist, 5,3 rimbalzi e un totale di oltre 1800 palle rubate. Nel 2003 ha stabilito il record NBA di triple realizzate in una sola partita (12), detenendolo fino al 2016. Nel 2003 viene accusato di stupro da una diciannovenne: Bryant ammette il rapporto ma nega la violenza; successivamente i legali della ragazza ritirano le accuse. A seguito di questa vicenda Bryant assume il soprannome Black Mamba ispirato al film Kill Bill: volume 2 di Q. Tarantino. Nel 2015 annuncia il ritiro dall’attività agonistica e nel 2017 i Lakers, in suo onore, ritirano le sue maglie n. 8 e n. 24. Con la nazionale USA ha partecipato ai FIBA Americas Championship 2007 e ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 e Londra 2012, vincendo la medaglia d'oro in tutte e tre le manifestazioni. Nel 2008 ha vinto il Premio Oscar insieme al regista Glen Kean nella categoria miglior cortometraggio d’animazione con Dear Basketball, sceneggiato ispirandosi al suo addio al basket. Rimane tra gli sportivi più conosciuti al mondo; ha fondato la Kobe Bryant China Fund per favorire l'educazione scolastica e sportiva dei ragazzi cinesi e nel 2011, con la moglie Vanessa, ha dato vita alla Kobe & Vanessa Bryant Family Foundation, che si impegna nel sociale aiutando i giovani di Los Angeles in difficoltà. È deceduto il 26 gennaio 2020 (assieme alla figlia Gianna e ad altre sette persone) a seguito di un incidente provocato dalla nebbia che ha fatto schiantare l’elicottero su cui viaggiava.