Boris I
khan dei Bulgari (m. 907). Governò dall'852 uno Stato etnicamente eterogeneo essendo composto da popolazioni slave e protobulgare e in questo contesto avviò il processo di cristianizzazione per stimolare l'unificazione del suo popolo oltre che per la pressione esercitata in questo senso dagli Stati cristiani. Nel tentativo di contribuire al mantenimento della propria indipendenza, manovrando tra Roma e Costantinopoli intensificò i contatti con papa Niccolò I, senza però riuscire a evitare l'influenza bizantina sulla Bulgaria. Favorevole alla liturgia in lingua slava, concesse nell'886 asilo ai discepoli di Metodio cacciati dalla Grande Moravia ed estese i confini dello Stato bulgaro. Nell'889 rinunciò a esercitare il potere e si ritirò in un convento, dove visse fino alla morte.