Bondarčuk, Sergej Fëdorovič
attore e regista cinematografico sovietico (Belozerka, Odessa, 1920-Mosca 1994). Attore nei film La giovane guardia (1948), Taras Ševčenko e Cicala, si è affermato come regista, oltre che come protagonista, di Destino di un uomo (1959) e di Guerra e pace (1967). La sua ricerca dello spettacolo colossale è attestata da Waterloo (1970) e dal successivo Hanno combattuto per la patria (1975), tratto dal romanzo di Šolochov, in cui è anche attore. Quale interprete, è tornato all'intimismo cechoviano in Zio Vania (1971) di A. Michalkov-Končalovskij nel film La steppa (1979), da lui sceneggiato oltre che diretto. Ha curato ancora la regia di Messico in fiamme (1982) e de I dieci giorni che sconvolsero il mondo (1982), un film sulla rivoluzione russa. Nel 1986 ha diretto un Boris Godunov perfettamente in linea col suo stile spettacolare e nel 1992 Il Placido Don, kolossal di 10 ore girato per la televisione, ispirato all'omonimo romanzo di Šolochov. Nel 1983 ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia.