Black, Max
filosofo statunitense di origine russa (Baku 1909-New York 1988). Studiò in Germania e in Inghilterra, dove subì l'influsso del pensiero di L. Wittgenstein, sul cui Tractatus ha scritto un ampio commentario (1964). I suoi saggi filosofici riguardano per lo più specifici problemi di analisi del linguaggio: particolarmente notevoli sono quelli sulla “vaghezza” dei significati e dei concetti. Tra le sue opere si ricordano: The Nature of Mathematics (1933), Critical Thinking (1946), Language and Philosophy. Studies in Method (1949), Problems of Analysis (1954), Models and Metaphors (1962), The Labyrinth of Language (1968). La dedizione di Black all'insegnamento di Wittgenstein è rimasta costante come evidenziano i titoli editi in Italia: Capire Wittgenstein (1988) e Modelli archetipi metafore (1992), nei quali viene esplicitata la funzione della metafora come interfaccia tra i diversi livelli della comunicazione.