Blòcco continentale
contromisura di politica mercantilistica adottata da Napoleone I (in risposta alle misure prese gradualmente dall'Inghilterra contro la Francia rivoluzionaria e napoleonica e al blocco inglese proclamato il 16 maggio 1806) tendente a indebolire economicamente lo Stato nemico limitando la sua libertà di commercio. Il Blocco continentale, proclamato da Napoleone il 21 novembre 1806 (al quale aderirono subito Russia e Austria, mentre altri Paesi si aggiunsero più tardi), vietava l'accesso ai porti della Francia e dei suoi alleati a ogni nave proveniente dall'Inghilterra (anche se neutrale); con quest'ultima era inoltre vietato ogni tipo di commercio. Inasprito nel 1807 per analoghe misure prese dall'Inghilterra, con il decreto di Fontainebleau (13 ottobre) e con i due decreti di Milano (23 novembre e 17 dicembre), esso venne affiancato da una politica di annessioni territoriali tendenti a chiudere ermeticamente il continente all'Inghilterra. Volto a isolare l'Inghilterra, il Blocco continentale in realtà costrinse la Francia a riorganizzare in senso autarchico la propria economia, impoverita dall'enorme rallentamento delle esportazioni.