Biosfèra ²
nome di un controverso esperimento scientifico eseguito in Arizona. Un gruppo di otto uomini e donne ha vissuto per due anni in una struttura di vetro e cemento con una superficie complessiva di poco più di un ettaro in cui sono stati ricreati, in un ecosistema completamente indipendente, gli ambienti di una foresta tropicale, un lago, un oceano, una savana, un deserto. In questa struttura, i volontari hanno vissuto in relazione con il mondo vegetale, scambiando anidride carbonica e ossigeno, coltivando su superfici ridottissime il necessario alla loro alimentazione. All'interno, oltre 4000 tipi di piante e animali: capre nane, maiali, perfino dei cockroaches, gli scarafaggi che infestano ogni appartamento americano. Durante la loro permanenza, i ricercatori non hanno avuto alcuno scambio con l'esterno se non attraverso comunicazioni via telefono, fax o computer. Finanziato dall'eccentrico miliardario texano Edward Bass con circa 150 milioni di dollari, Biosfera 2 (chiamata così per distinguerla da Biosfera 1 che è la Terra) doveva servire come modello per una colonia da istallare su Marte. Agli otto volontari del primo gruppo, che hanno soggiornato nella Biosfera 2 dal settembre 1991 al settembre 1993, se ne è aggiunto, dal marzo 1994, un secondo di 7 persone per una durata di 10 mesi. Le polemiche sono derivate dal fatto che i “bionauti” avrebbero avuto contatti con l'esterno e che sarebbero in realtà riusciti a produrre soltanto l'88% delle risorse alimentari necessarie alla loro sopravvivenza, attingendo il resto da una riserva di emergenza, sufficiente per tre mesi, stivata nella Biosfera 2 al momento della sua costruzione.