Berlino, porcellana di-

manifattura di porcellana fondata a Berlino nel 1752 da W. K. Wegely, sotto il patrocinio di Federico il Grande. Già nei sec. XVII e XVIII erano sorte nella città, e nei suoi dintorni, quattro fabbriche di maiolica, di cui le due più importanti furono quelle fondate da P. F. van der Lee (1678) e da C. Funcke (1699). La decorazione più usata era simile a quella di Delft; tipici erano invece i bicchieri da birra di Funcke. Nella manifattura di porcellana operavano l'arcanista J. Benckgraff, il miniaturista I. J. Clance e il modellatore E. H. Reichard. Quando la manifattura di Wegely spense i forni (1757), Clance e Reichard passarono nella nuova fabbrica di J. E. Gotzkowski. Nel 1763 l'impresa, acquistata dal re, divenne manifattura di Stato e lo è tuttora. Tra la produzione di Wegely si distinguono i vasi con fiori applicati in rilievo. I pezzi dell'epoca di Federico sono caratterizzati dalle bordure a traforo, a mosaico e a rilievo, dalla meticolosa decorazione con colori brillanti prima e con chiaroscuro a due colori in seguito, dalle scene galanti e di battaglie, dai paesaggi alla Watteau. Vivaci e graziose sono le statuette modellate da F. E. Meyer. Nella produzione del sec. XIX, di gusto neoclassico, vennero introdotte le litofanie. I prodotti di Wegely portano come marca una W, quelli del periodo Gotzkowski (1761-63) una G, quelli del periodo 1763-1832 uno scettro, cui dal 1832 al 1918 vennero aggiunte le lettere KPM (Königliche Porzellan Manufaktur).

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