Bentinck, lord William
militare e politico britannico (Portland 1774-Parigi 1839). Partecipò alla campagna d'Italia del 1799 al seguito del maresciallo Suvorov e del 1801 con l'esercito austriaco. Tenne poi la carica di governatore di Madras, in India (1803-06); dal 1811 al 1814 fu in Sicilia, nominalmente come inviato presso la corte e comandante delle forze inglesi nell'isola, praticamente come governatore dell'isola, nella quale introdusse un governo costituzionale a imitazione di quello inglese, pur con l'ostilità della regina Carolina. Nel 1814, forte dell'adesione austriaca, Bentinck emanò un proclama affinché gli Italiani, con il miraggio dell'indipendenza, si sollevassero contro Napoleone. Sbarcato a Livorno con 8000 uomini, prese Sarzana, quindi Genova, puntò su Milano ma senza raggiungerla, essendo la città lombarda già caduta nelle mani degli Austriaci. Nel luglio 1827 fu nominato governatore generale del Bengala. Qui attuò varie decisive riforme quale l'introduzione dell'insegnamento della lingua inglese, prese misure per l'impiego dei nativi nella vita pubblica in posizioni mai affidate loro in precedenza, consentì la libertà di stampa, proibì il “sati”, ossia il rogo della vedova, usanza indiana che egli dichiarò punibile come omicidio, soppresse i Thugs, assicurò agli indù e ai musulmani convertiti i loro diritti di proprietà. Con l'East India Company's Charter Act (1833) Bentinck divenne il primo governatore generale dell'India. Date le dimissioni, s'imbarcò per l'Inghilterra nel 1835.