Bastide, Roger
sociologo francese (Nîmes 1898-Parigi 1974). Professore di sociologia prima all'Università di San Paolo, in Brasile, poi alla Sorbona, si interessò ai rapporti fra sociologia ed etnologia, psicologia e psichiatria. Si dedicò inoltre allo studio delle istituzioni sociali, che identificò nelle rappresentazioni collettive e analizzò contemporaneamente l'azione sociale in rapporto con la sfera dei fatti psichici individuali. Particolare rilievo è dato dal Bastide allo studio delle subculture in America e delle religioni afro-americane; il suo approccio al problema della religione è tipicamente antidogmatico: da Marx a Durkheim, da Mauss alle antropologie anglo-americane, non senza l'apporto dello strutturalismo francese, del quale vengono indicati peraltro un'eccessiva astrattezza e un dannoso antistoricismo. Fu direttore di ricerche UNESCO sui problemi delle relazioni razziali. Tra le opere: Sociologie et psycanalyse (1950), Sociologie des maladies mentales (1965), Les religions africaines au Brésil (1960), Les Ameriques noires (1967).