Baldessari, John
artista statunitense (National City, California, 1931- Los Angeles 2020). Di madre danese e padre sud-tirolese, Baldessari è stato ed è ancora oggi uno degli esponenti di primo piano dell'arte concettuale. Nel 1970, con scelta dissacrante e provocatoria, decide di bruciare tutti i quadri dipinti fra il 1953 e il 1966 e ne raccoglie le ceneri in una serie di urne funerarie. Al di là degli aspetti esteriori, la scelta compiuta dall'artista era quella di spezzare definitivamente ogni legame con la pittura. Da quel momento in poi, Baldessari si serve dei materiali più diversi, che fanno da veicolo e supporto dei pensieri, delle notazioni e delle frasi che divengono i protagonisti delle sue creazioni. Dopo aver giocato con le immagini create dalla mente e tradotte sulla tela e poi essersi concentrato sull'analisi intellettuale dei fenomeni sociali, Baldessari si è indirizzato, a partire dalla fine degli anni Ottanta, verso la rappresentazione di eventi semplici e normali nei quali l'artista vede il riflettersi del mondo che lo circonda. Il suo gioco consiste nell'assemblare oggetti della vita di ogni giorno e nel conferire loro un nuovo significato. Baldessari ha all'attivo numerose mostre personali e collettive e, tra le più recenti, ricordiamo le personali al MoMA, alla galleria Sonnabend di New York (1994) e alla Serpentine Gallery di Londra (1995), le retrospettive presentate a Oslo, Manchester, Londra, Stoccarda e Lubiana (1996-97) e le collettive From Minimal to Conceptual Art (Washington, 1994) e L’immagine riflessa (Prato, 1995). Baldessari è stato docente presso il California Institute of Arts e insegna attualmente alla University of California di Los Angeles. Nel 1996, il Ministero per le Scienze, la Ricerca e le Arti dell'Austria gli ha assegnato il Premio Oskar Kokoschka. Nel 2009 ha ricevuto il Leone d'Oro alla carriera alla 53° Biennale di Venezia. Nel 2016 è stata presentata una BMW M6 GT LM disegnata da Baldessarri, pensata per partecipare alla 24 ore di Daytona.