Bachofen, Johann Jakob

giurista e sociologo svizzero (Basilea 1815-1887). Professore di diritto romano all'Università di Basilea, poi magistrato, scrisse importanti studi sulla storia delle istituzioni sociali e giuridiche e sulle religioni dell'antichità. Fu uno dei pochi evoluzionisti di formazione non naturalistica. Gli studi che Bachofen dedicò alla mitologia degli antichi (in particolare ai simboli funerari delle società primitive) s'ispirano a una concezione filosofica secondo la quale la vicenda umana è storicamente caratterizzata come indefinito progresso dalla servitù della materia (concepita quale eterna forza femminile) verso la libertà dello spirito (eterna forza maschile): il simbolo, secondo Bachofen, libera nell'infinito lo spirito asservito nella materia dal linguaggio quotidiano. Nella sua opera di interesse etnologico Das Mutterrecht (1861; Il matriarcato), sostenne l'esistenza di un'era primordiale di promiscuità sessuale e l'anteriorità del matriarcato rispetto al patriarcato. Questa postulata anteriorità è considerata una necessaria tappa del genere umano nel suo cammino evolutivo, ma l'osservazione etnologica ha dimostrato la coesistenza delle due differenti strutture, come pure che nessuna società di interesse etnologico risponde ai criteri di vero matriarcato postulato da Bachofen. È autore, inoltre, delle opere: Versuch über die Gräbersymbolik der Alten (1859; Saggio sul simbolismo sepolcrale degli antichi), Urreligion und antike Symbolik (1926; Religione primitiva e antica rappresentazione simbolica), Geschichte der Römer (Storia dei Romani). Alcune delle tesi di Bachofen furono riprese e sviluppate da Engels e da K. Kautsky.

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