Arzú Irigoyen, Alvaro
uomo politico guatemalteco (Città del Guatemala 1947). Di origine spagnola, Arzú Irigoyen è stato per lungo tempo un uomo d'affari, che operava nel settore turistico, prima di dedicarsi completamente alla politica. Nel 1982 era eletto sindaco di Città di Guatemala, ma, a causa di un golpe militare, non aveva potuto svolgere le sue funzioni fino all'insediamento alla presidenza di Cerezo Arévalo (1986-1990). Nel 1990 partecipava con scarso successo alle elezioni presidenziali e l'anno successivo diveniva segretario del Partido de Avanzada Nacional (PAN). Sempre più protagonista della vita politica guatemalteca, Arzú riusciva a vincere nelle consultazioni del 1995 e nel gennaio 1996 assumeva la guida del Paese. Arzú dimostrava subito una certa fermezza nell'opera di risanamento istituzionale, particolarmente nei confronti dell'esercito, di cui destituiva circa la metà dei membri dello Stato Maggiore colpevoli di violazioni sistematiche dei diritti umani. Questa politica, rafforzata da un più generale inserimento di quadri democratici nei gangli vitali dello Stato, consentiva ad Arzú di avviare una nuova fase negoziale con i gruppi guerriglieri presenti nel Paese sin dal 1954. Il processo di pacificazione subiva una decisa accelerazione nell'ultimo scorcio del 1996 e si concludeva (29 dicembre) con la firma di un accordo generale a Città di Guatemala che poneva fine a decenni di guerra civile. Dopo quattro anni al governo, Arzú lasciava la carica di presidente; gli succedeva il candidato del Fronte Repubblicano Guatemalteco (FRG) Alfonso Antonio Portillo Cabrera.