Arrighi, Clétto

pseudonimo, per anagramma, dello scrittore italiano Carlo Righetti (Milano 1830-1906). È uno dei rappresentanti della bohème letteraria milanese del periodo tra il 1860 e il 1880, che appunto da un suo romanzo (La scapigliatura e il 6 febbraio, 1862) prese il nome di scapigliatura. Arrighi fu autore dapprima di romanzi patriottico-sociali (Gli ultimi coriandoli, 1857) e storici (La battaglia di Tagliacozzo, 1858; Il diavolo rosso, 1864), tutti alquanto esteriori; successivamente, di una serie di romanzi di stampo zoliano, improntati però a una grossolanità naturalistica (I quattro amori di Claudia, 1877; Nanà a Milano, 1880). Migliore la sua copiosa produzione nel teatro dialettale (El barchett de Boffalora, 1870; On milanes in mar, 1876, ecc.) e non privi d'interesse gli scritti autobiografici, tra cui le Memorie di un soldato lombardo (1865).

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