Ardauli
Indicecomune in provincia di Oristano (50 km), 421 m s.m., 20,56 km², 1158 ab. (ardaulesi), patrono: santi Cosma e Damiano (secondo lunedì di settembre).
Centro situato sui rilievi che dominano la sponda sudorientale del lago Omodeo. Di origine nuragica, fece parte, durante il Medioevo, del Giudicato d'Arborea e, alla sua abolizione (1410), fu compreso nel Marchesato di Oristano. Dopo la definitiva conquista aragonese (1478) passò alla Baronia di Busachi e, dal 1775, fu incorporato nel feudo di Neoneli, di cui seguì le sorti fino al 1839, anno dell'abolizione dei feudi. § La parrocchiale di Santa Maria della Guardia (sec. XVII) unisce elementi del gotico catalano (rosone e sculture zoomorfe della facciata) a elementi di ispirazione rinascimentale, come il portale; la massiccia torre campanaria fu sopraelevata nel Settecento. § L'economia si basa in prevalenza sull'agricoltura, che produce olive, cereali e uva, sull'allevamento di ovini e sulle attività di sfruttamento dei boschi. Operano, inoltre, imprese artigianali edili e di lavorazione del legno.