Archeano

agg. e sm. [dal greco arche, principio]. Periodo geologico corrispondente al Precambriano inferiore, detto anche Arcaico. Il termine è stato introdotto da J. D. Dana nel 1872, intendendo con esso però tutte le formazioni più antiche di quelle cambriane. Successivamente, in conseguenza della netta distinzione riscontrabile tra le rocce eruttive e fortemente metamorfiche che costituiscono le moli continentali più antiche e i sovrastanti gruppi sedimentari non fossiliferi poco alterati, la definizione di Archeano è stata riservata al periodo durante il quale si sono messe in posto le prime rocce, mentre il periodo successivo è stato denominato Algonchiano. Il limite inferiore dei terreni archeani coincide idealmente con la data di formazione della primitiva crosta terrestre, della quale però è estremamente probabile che non rimanga più nulla, mentre quello superiore, il passaggio all'Algonchiano, è generalmente segnato da una notevole discordanza. Nel corso dell'Archeano si sono avuti cicli orogenetici accompagnati da imponenti manifestazioni magmatiche, intrusive ed effusive, e da intensi fenomeni di metamorfismo con processi di migmatizzazione, di anatessi e di palingenesi. Le rocce archeane sono per la maggior parte profondamente sepolte, ma in alcune aree sono tornate a giorno o per movimenti orogenetici o per erosione della coltre soprastante; così esse si trovano nel nucleo delle catene montuose a pieghe più recenti oppure costituiscono vaste aree stabili, dette scudi, come quello canadese o laurenziano, quello baltico, quello siberiano (o continente di Angara) e quello dell'Antartide. I terreni più antichi sembrano essere rappresentati da alcuni graniti e gneiss granitoidi inclusi come xenoliti entro rocce più recenti della penisola di Cola, facente parte dello scudo baltico, e che saggiati con le tecniche di datazione assoluta hanno mostrato un'età da 3,5 a 3 miliardi di anni. Seguono gli gneiss ferriferi e granitoidi, le anfiboliti e i graniti che costituiscono il complesso svioniano, affiorante nella penisola di Cola e in Finlandia. Si ha poi la serie botniana, con rocce sedimentarie coinvolte successivamente nei movimenti orogenetici responsabili dell'origine delle Svecofennidi e delle Carelidi. Anche nelle Ebridi e in Scozia sono presenti terreni archeani: gli scisti lewisiani intensamente metamorfosati. Nello scudo canadese "Per l'Archeano dello scudo canadese vedi la sezione stratigrafica a pg. 350 del 2° volume." , "Per l'Archeano dello scudo canadese vedi sezione stratigrafica al lemma del 2° volume." all'Ontariano, rappresentato da lave prevalentemente basaltiche e da grovacche in cui si sono successivamente intrusi plutoni granitici e gneiss granitoidi, e da rocce sedimentarie clastiche, da scisti argillosi e da calcari metamorfosati, segue in discordanza l'Huroniano, con antichi depositi morenici alla base e ricchissimi giacimenti di ferro; per alcuni autori con l'Huroniano si sarebbe già nell'Algonchiano inferiore. Nei terreni archeani le tracce di vita sono eccezionali: oltre a forme non ben definite come Eozoon canadense e Corycium enigmaticum, forse alghe, si hanno resti attribuiti ad alghe cianoficee e a batteri, alla cui azione alcuni autori riferiscono la formazione dei depositi ferriferi huroniani, nonché a funghi e a forme affini ai Poriferi, denominate Atikokania.

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