Angiolini, Gàsparo
ballerino, coreografo e compositore italiano (Firenze 1731-Milano 1803). Coreografo nel 1757 al Teatro Regio di Torino (Diana ed Endimione, Soldati e vivandiere, ecc., tutti su musica di T. Gioannetti), passò poi all'estero per approfondire con F. A. Hilverding lo studio e la pratica del balletto pantomimo, o balletto d'azione, di cui divenne l'efficacissimo realizzatore sulle scene di Milano, Vienna, Pietroburgo. Il suo Don Juan ou le festin de pierre (1761, musica di Gluck) dette inizio a un nuovo genere e a una nuova poetica del balletto. Le danze per Orfeo ed Euridice di Gluck (1762), il balletto drammatico Semiramide (1765; libretto di Voltaire, musica di Gluck) e il balletto eroico Didone abbandonata (Pietroburgo, 1766; musica e libretto propri da Metastasio) confermarono il successo del nuovo genere, la cui creazione fu peraltro rivendicata da Noverre, col quale Angiolini fu in aperta polemica affermando la priorità della danza quale elemento di equilibrio nell'azione drammatica.