Ampézzo (Udine)

Indice

comune in provincia di Udine (72 km), 560 m s.m., 73,61 km², 1161 ab. (ampezzani o ampezzini), patrono: san Pietro (29 giugno).

Centro della Carnia, situato nella valle del torrente Lumiei, affluente di sinistra del fiume Tagliamento. Nel 762 fu donato al monastero di Sesto al Reghena; fu quindi possesso dei patriarchi di Aquileia. Passato a Venezia nel 1420, fu distrutto da un incendio nel 1561. Nell'Ottocento, sotto la dominazione austriaca, divenne capoluogo di distretto. Tra settembre e ottobre 1944 vi ebbe luogo il breve ma significativo episodio antinazista del Governo della zona libera della Carnia e del Friuli. Fu danneggiato dal terremoto del 1976. § La parrocchiale di San Daniele, eretta a partire dal 1786, possiede altari lignei intarsiati cinque-secenteschi e tele di Nicolò Grassi (sec. XVIII). Nella piazza Zona Libera 1944 si trova palazzo Borchia-Nigris, esempio di architettura locale secentesca. Molti sono gli esempi di case carniche, con i tipici porticati in dolomia e i ballatoi in legno. Interessante il Museo geologico della Carnia. § Rilevante lo sfruttamento dei boschi (funghi, tartufi, castagne e legname). L'industria opera nei settori ottico, delle materie plastiche e delle carpenterie metalliche. Sono attivi l'artigianato del legno e quello tradizionale del ferro battuto. Sviluppato il turismo estivo di tipo escursionistico.

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