American Federation of Labor-Congress of Industrial Organizations
(AFL-CIO), organizzazione sindacale degli USA sorta nel 1955 dalla fusione tra AFL e CIO; in essa confluiscono organizzazioni di lavoratori suddivisi per categorie professionali e per settori industriali. L'AFL si costituì nel 1886 per l'esigenza degli operai qualificati di differenziarsi dalla generica difesa del mondo del lavoro fatta dai Knights of Labor e raccolse in breve tempo l'adesione della quasi totalità dei sindacati statunitensi; rimasta sempre estranea a influenze ideologiche e politiche, mirò esclusivamente al miglioramento delle condizioni economiche e giuridiche dei lavoratori, soprattutto servendosi dello strumento del contratto collettivo. Nei primi anni Trenta, all'interno dell'organizzazione, una componente dissidente dalla federazione circa la funzionalità della tradizionale ripartizione per mestieri di fronte ai problemi del sindacalismo industriale, alimentò una crisi che portò nel 1935 a una scissione e alla formazione del CIO, organizzato in sindacati che riunivano i lavoratori del medesimo settore industriale. Ben presto si manifestò, tuttavia, la tendenza a ricomporsi sotto la spinta dei problemi causati dalla II guerra mondiale e dalla necessità di dare un'efficace risposta dei lavoratori alla politica governativa, e particolarmente in riferimento alla legge Taft-Hartley del 1947; l'arrivo di nuovi leader come George Meany (AFL) e Walter P. Reuther (CIO), unitamente alla decisione del CIO di espellere dal sindacato le “Union” a dirigenza comunista, accelerò il processo che portò le due associazioni a riunificarsi nel 1955. Gli anni Sessanta aprirono una fase di espansione per l'AFL-CIO anche nel pubblico impiego e nell'agricoltura. Con il sopraggiungere della recessione, l'organizzazione si è battuta per la difesa del potere d'acquisto dei salari e del posto di lavoro. Recentemente, sollecitata dal veloce sviluppo tecnologico in corso che coinvolge il mondo del lavoro e i nuovi compiti del sindacato, l'AFL-CIO ha assunto un atteggiamento sempre meno meramente rivendicativo e più cooperativo al momento gestionale del sistema industriale.