Albinati, Edoardo
scrittore italiano (Roma 1956). Con Arabeschi della vita morale (premio Mondello opera prima 1988) e poi con Il polacco lavatore di vetri (1989) ha proposto una scrittura raffinata che ruota in modo stralunato e visionario intorno a situazioni e oggetti della contemporaneità. Autore anche di versi (Elegie e proverbi, 1989), ha composto La comunione dei beni, sorta di poemetto drammatico che pone a confronto gli opposti punti di vista di un figlio e di un padre sulla gestione della vita familiare. Nel 1997 ha pubblicato Orti di guerra e, a un anno di distanza, Maggio selvaggio, romanzo che narra della realtà carceraria, di cui Albinati ha una buona conoscenza grazie alla sua esperienza di insegnante nel penitenziario romano di Rebibbia. In 19 (2000), seguendo il percorso di un tram romano, ha descritto scorci nascosti della Capitale, dalla periferia alle zone del centro. Resoconto del viaggio in una Kabul distrutta dalla guerra civile e dai bombardamenti è Il ritorno. Diario di una missione in Afghanistan (2002). Nel 2004 ha pubblicato Svenimenti. Con Filippo Timi nel 2006 ha pubblicato Tuttalpiù muoio, mentre nel 2012 ha pubblicato Vita e morte di un ingegnere.