Aksel'rod, Ljubov' Isaakovna
(pseudonimo Ortodoks), marxista russa (Duniloviči 1868-1946). Emigrata in Europa occidentale nel 1887, si laureò in filosofia a Berna nel 1900. Aderente dal 1890 al Partito socialdemocratico, rientrò in Russia nel 1906 e si schierò con i menscevichi. Contro i revisionisti ispirantisi a Kant e Mach aderì al marxismo. Sostenne la “teoria dei geroglifici” di Plechanov, che eliminava ogni forma di dualismo metafisico, asserendo che l'atto dell'esperienza e la realtà sono una stessa cosa (per l'Aksel'rod la sola teoria della conoscenza autenticamente marxista). Si trovò così in contrasto con Lenin, il quale, facendo delle immagini dell'esperienza copie delle cose, finiva per riproporre la scissione tra il soggetto e la realtà in sé. Dopo il 1931 accettò, almeno esteriormente, l'interpretazione ufficiale del Partito comunista. Opere principali: Saggi filosofici (1906), Contro l'idealismo (1922), In difesa del materialismo dialettico. Contro la scolastica (1928), La dialettica idealistica di Hegel e la dialettica materialistica di Marx (1934).