Agnóne
Indicecomune in provincia di Isernia (55 km), 850 m s.m., 96,30 km², 5842 ab. (agnonesi), patrono: san Cristanziano (13 maggio).
Centro posto sullo spartiacque tra le valli dei fiumi Trigno e Sangro, su uno strapiombo che domina la valle del torrente Verrino. Di origine longobarda (ma il territorio era già abitato in epoca sannitica), fu dei Borrello e dei Carbonara. Dall'epoca angioina passò sotto diversi signori, tra cui i d'Isernia e i Carafa. Con gli spagnoli andò prima ai Di Capua, poi a Prospero Colonna, ai Gonzaga e infine (metà del sec. XVII) ai Caracciolo.§ L'abitato, caratterizzato dal susseguirsi di vicoli e piazze, comprende pregevoli edifici romanico-gotici, rinascimentali e barocchi. Restano cospicue tracce delle mura antiche nella cortina continua delle case marginali. Tra le chiese spiccano quelle di Sant'Antonio Abate (sec. XII, con ricchi altari barocchi lignei), di Sant'Emidio (di antica fondazione, rimaneggiata nel sec. XV), con bella facciata, di San Marco, con portale rinascimentale e interno barocco, e di San Francesco (trecentesca, rimaneggiata nel sec. XVII), con una tela dell'Assunta (sec. XV) e una statua lignea attribuita a G. Colombo. Interessanti sono alcune residenze nobiliari, tra cui le case Nuonno (sec. XIV-XV), Apollonio (sec. XV), Bonanni (sec. XV) e Santangelo (sec. XVI). Il Museo Storico della Campana “Giovanni Paolo II” è annesso all'antica fonderia Marinelli, rinomata nel mondo; il Museo della “‘Ndoccia” ospita alcuni esemplari di queste enormi torce fatte di tronchi d'abete (la più lunga è di quattro metri) e alcuni costumi tradizionali del paese. § L'agricoltura produce cereali, uva, olive, ortaggi e foraggi per l'allevamento. L'industria è legata alla produzione di latticini e dolci; sono attivi l'artigianato del rame e del ferro battuto e il turismo estivo ed escursionistico.§ Il 24 dicembre si svolge il rito della ‘ndocciata, con la sfilata di torce. Agnone è compreso nel parco letterario dedicato a Francesco Jovine.