Ōsugi, Sakae
giornalista e critico giapponese (Prefettura di Kagawa, Shikoku orientale, 1885-Tōkyō 1923). Appartenne al movimento proletario formatosi intorno al 1903, che raccoglieva gli intellettuali delle varie correnti di sinistra. La vicenda di pubblicista e di fervente attivista anarchico di Ōsugi coincise con quella travagliatissima del movimento nel periodo della più rigida inversione nazionalista-militarista del Paese. Collaborò ai vari giornali e riviste dove in quegli anni si andava organizzando la lotta di classe contro il sempre più chiuso reazionarismo dei gestori del potere e della cultura: dal mensile Hikari (Luce), nel 1905, allo Heimin shinbun (Il quotidiano del popolo) nel 1907 e poi nel 1913; nel 1920 fu tra i fondatori dello Shakaishugi dōmei (Associazione socialista) e dal 1921 al 1923 collaborò alla rivista Tanemaku hito (Il seminatore). Nei suoi numerosi saggi si batté sempre per la formazione di un'arte e di una letteratura intese come strumenti per la lotta di classe, create dal popolo e per il popolo. Nel 1923, dopo il famoso terremoto del Kantō, fu catturato e barbaramente assassinato dalla polizia con altri compagni.