Érto e Casso
Indicecomune in provincia di Pordenone (66 km), 775 m s.m., 52,22 km², 424 ab. (ertani), patrono: san Bartolomeo (24 agosto) e santi Gervasio e Protasio (19 giugno).
Centro delle Prealpi Clautane, esteso nella valle del torrente Vajont; sede comunale è Erto. Popolato dai tempi preistorici, nel 672 il territorio fu donato all'abbazia di Santa Maria in Sylvis, cui rimase fino al tardo Seicento. Il 9 ottobre 1963 un'enorme ondata provocata nel lago artificiale del Vajont da una frana staccatasi dal monte Toc spazzò la valle, provocando grandi devastazioni e centinaia di morti, per abbattersi subito dopo su Longarone.§ Gli abitati presentano per lo più un'architettura spontanea, in pietra lavorata con lo scalpello. In ricordo del disastro, che ha segnato duramente la zona, fu eretta una piccola cappella accanto alla diga e nel 1998 fu inaugurato il Museo del Vajont.§ L'economia si basa sull'artigianato tradizionale del legno e della pietra scolpita e sul turismo escursionistico e naturalistico (alpinismo e roccia).