Lessico

(meno comune tectònica), sf. [sec. XX; da tettonico]. Architettura della crosta terrestre, cioè modo in cui le varie masse rocciose sono disposte nel “costruire” la parte più superficiale, solida e cristallina, della Terra.

Geologia: generalità

La tettonica è un'importante branca della geologia che cerca di risalire alle deformazioni e alle dislocazioni che le masse rocciose hanno subito e alle forze (forze tettoniche, di origine endogena) che le hanno causate. Si distinguono una tettonica relativa a una determinata parte della superficie terrestre (tettonica di una regione) e una tettonica globale (v. tettonica delle placche, teoria della-).Quest'ultima corrisponde all'assetto strutturale di tutta la litosfera terrestre e costituisce un quadro relativamente omogeneo in cui le strutture minori, regionali, registrano solo gli aspetti secondari. Le strutture geologiche minori, relative ad aree ristrette della superficie terrestre (tettonica di una regione) rientrano, come particolari aspetti, in questo quadro generale. Di particolare interesse, perché meglio conosciuta e corrispondente al naturale ambiente di vita dell'uomo, è la tettonica delle parti continentali. Faglie trasformi e fosse tettoniche sono elementi di un particolare stile tettonico continentale, che viene detto “a blocchi”. Sollevamenti di masse rocciose ben maggiori possono invece essere strettamente connesse alla nascita di catene montuose, e costituiscono parti sollevate in blocco comprese tra due rami di una catena: esempi sono gli altopiani dell'Iran e del Tibet. Sempre nell'ambito della tettonica dei continenti si possono ancora distinguere scudi e piattaforme. Gli scudi sono parti di continenti, spianate dall'erosione, nelle quali affiora lo strato superiore, granodioritico, della crosta continentale; questo strato è in realtà composto da rocce scistoso-cristalline intensamente deformate e da rocce plutoniche (intrusive) acide. Si parla di tettonica “dei plutoni, o del granito, o delle masse eruttive” per indicare lo studio delle strutture, anche minute, proprie di queste rocce plutoniche acide e dovute in parte a forze agenti sul magma in via di solidificazione, in parte a forze agenti sulla roccia già consolidata. Le piattaforme sono invece aree continentali in cui un basamento, o zoccolo (analogo allo scudo), è ricoperto da una coltre, più o meno spessa, di rocce prevalentemente sedimentarie. Si parla di tettonica del basamento, o dello zoccolo, per indicare le deformazioni e le dislocazioni relative alla parte più profonda, massiccia e rigida delle piattaforme, consistenti per lo più in ampi piegamenti e in fenomeni clastici. La tettonica di copertura è quella relativa invece alla soprastante coltre, che presenta deformazioni molto più plastiche con pieghepieghe-faglie e ricoprimenti. Si parla anche di “tettonica di rivestimento” in relazione alle strutture della parte più profonda della copertura, che risulta anche interessata da deformazioni proprie del basamento. Così,per esempio , una faglia che interessa il basamento può proseguire anche nei primi strati della copertura e spegnersi sotto forma di piega-faglia; questo diverso aspetto assunto da una deformazione passando da una massa rocciosa a un'altra con caratteristiche litologiche (e comportamento meccanico) diverse è indicato come “tettonica selettiva”. La tettonica di copertura, unitamente a quella del basamento, può anche costituire un ottimo esempio della cosiddetta tettonica disarmonica. Questa disarmonia si realizza quando tra basamento e copertura non esiste una zona di transizione, ma uno stacco netto, corrispondente per lo più a una superficie di scollamento: il tipo di deformazione è bruscamente e radicalmente diverso nelle due parti della massa. Si parla di tettonica armonica invece quando l'intera massa rocciosa presenta deformazioni dello stesso tipo. Un altro dei numerosi esempi di tettonica regionale è dato dalla tettonica salifera, o del sale, caratterizzata da strutture diapiriche

Geologia: stili tettonici

In base alle caratteristiche delle deformazioni tettoniche prevalenti in una regione si può attribuire alla stessa uno stile tettonico, che di solito prende nome dalla più frequente o tipica delle strutture tettoniche. Così si distinguono gli stili tettonici a pieghe, a faglie, a blocchi, a pieghe e faglie, diapirico, isoclinale, a cunei listrici ecc. Tra gli stili a pieghe è possibile poi distinguere uno stile deiettivo caratterizzato dal succedersi di ampie anticlinali separate da strette sinclinali e uno stile eiettivo che, viceversa, presenta larghe sinclinali separate da strette anticlinali. Lo stile tettonico di tipo giurassico è trattato al lemma piega, lo stile tettonico di tipo alpino al lemma alpino. Per tettonica gravitativa si intende il complesso di deformazioni e di dislocazioni dovuto prevalentemente all'azione della gravità, come nel caso delle falde gravitative.

Bibliografia

M. Mattauer, Les déformations des matériaux de l'écorce terrestre, Parigi, 1973; A. Hallam, Una rivoluzione nelle scienze della Terra: dalla deriva dei continenti alla tettonica a placche, Bologna, 1974; P. Vialon, M. Ruhland, J. Grolier, Eléments de technique analytique, Parigi, 1976; A. Cox, R. B. Hart, La tettonica delle placche, Bologna, 1990.

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