sàlice
sec. XIII; latino salix-ícis]. Nome comune usato per indicare le piante del genere Salix della famiglia Salicacee con ca. 350 specie frequenti nei luoghi umidi delle regioni temperate, soprattutto quelle settentrionali. Hanno dimensioni anche molto diverse secondo la specie e la loro identificazione non sempre riesce agevole a causa della variabilità della forma in rapporto all'altitudine, nonché alla facilità con cui i salici si incrociano, dando luogo a forme intermedie. In generale, comunque, i salici sono alberi, arbusti o piccoli cespugli con foglie allungate od ovali, stipolate, e fiori unisessuali in amenti; il frutto è una capsula. Il salice propriamente detto (Salix alba) è un arbusto o un albero alto fino a oltre 20 m, con foglie lanceolato-acuminate, quelle giovani coperte da fitti peli sericei su entrambe le facce, quelle adulte solo sulla pagina inferiore. I rami di questa specie, piantati nei terreni umidi, radicano con molta facilità. Il legno è fragile e serve per zoccoli, doghe, scranni, ecc.; ha scarso valore come combustibile. Molto comune lungo i corsi d'acqua e sulla ghiaia dei torrenti è Salix purpurea (salice rosso, brillo), arbusto alto fino a ca. 4 m, con foglie lanceolate o quasi lineari, seghettate nella parte anteriore, glauche al di sotto. I lunghi virgulti (vimini) vengono largamente impiegati per fabbricare ceste, canestri e altri oggetti di intreccio. Di probabile origine orientale (Cina) è Salix babylonica (salice piangente), con rametti sottili e lunghissimi, penduli, e foglie lanceolato-lineari, lungamente acuminate, assai coltivato per ornamento. Altra specie assai diffusa in Italia è Salix viminalis, il salice da vimini, coltivato a capitozza lungo i fossi e i canali per ottenerne vimini. Fra le specie con sviluppo arboreo, è da ricordare il Salix caprea (salica o salicone), meno esigente dei precedenti in fatto di luce e umidità, presente nelle formazioni boschive fino all'orizzonte del faggio. È alto fino a ca. 12 m, con foglie ovate o arrotondate, tomentose e fortemente reticolate al di sotto, verdi-opache al di sopra, con grossi amenti precoci. Dà un legno duro e pesante, abbastanza durevole e di facile lavorazione, che viene utilizzato per cassette da imballaggio, mobili comuni e anche per lavori di intarsio; la corteccia è ricca di sostanze tanniche e in vari Paesi (soprattutto in Russia) serve in conceria. Sono note, infine, alcune specie di salici prettamente alpini, fra le quali Salix herbacea e Salix reticulata, di piccola mole.
Salice piangente (Salix babylonica).
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