nocciòlo (botanica)

sm. [sec. XIV; da nocciola]. Nome comune della pianta arborea Corylus avellana della famiglia Betulacee, detta anche avellano, frequente nei boschi montani dell'Europa e della Asia temperata. È un arbusto o un piccolo albero alto fino a ca. 8 m, con foglie arrotondate e pelose, a margine seghettato e apice appuntito; i fiori sono piccoli, unisessuali, quelli maschili riuniti in amenti cilindrici molto precoci, quelli femminili in gruppi gemmiformi dai quali sporgono gli stili color porporino. Il frutto (nocciola), è un achenio con pericarpo ligneo, indeiscente, ravvolto parzialmente in un involucro fogliaceo verde, sfrangiato, dal quale si stacca a maturità. I semi, detti anch'essi nocciole, sono ricchi di olio, commestibili; oltre che come frutta secca vengono largamente utilizzati nell'industria dolciaria, per cui la pianta è coltivata su vasta scala in vari Paesi, tra i quali si annoverano la Turchia, l'Italia (famosa è quella delle Langhe) e la Spagna.

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