gnèiss
sm. [dal tedesco Gneis, nome con cui i minatori dell'Erzgebirge indicavano un particolare tipo di roccia]. Roccia prodotta da metamorfismo regionale di medio e alto grado, i cui costituenti fondamentali sialici (quarzo, ortoclasio, plagioclasi) e femici (miche, pirosseni e anfiboli) sono disposti in livelli alternati chiari e scuri, con più o meno distinta tessitura scistosa. Gli gneiss hanno affinità con i micascisti, ma si differenziano per un maggior contenuto in feldspati potassici e scarsità di miche. Si definiscono ortogneiss gli gneiss derivanti da metamorfismo di rocce eruttive persiliciche e mesosiliciche, e paragneiss quelli derivanti da metamorfismo di rocce sedimentarie di analoga composizione chimica, distinguibili, dato l'aspetto spesso identico, solo in base all'esame delle condizioni geologiche di giacitura e di associazione con altri tipi di rocce metamorfiche. Gli ortogneiss possono essere classificati in base alla roccia di provenienza; per lo più sono granitici, ma anche granodioritici, dioritici e sienitici. Gneiss anfibolici sono definiti gli gneiss privi di ortoclasio e ricchi di anfiboli derivanti da metamorfismo di rocce gabbro-dioritiche. I paragneiss derivano dal metamorfismo di rocce sedimentarie clastiche con un sensibile contenuto di materiale eruttivo: paragneiss conglomeratici, arenacei, micacei (gneiss sillimanitici e granatiferi, kinzigiti), ecc. Gneiss derivati da rocce sia eruttive sia sedimentarie per metamorfismo di grado elevato sono le granuliti, composte da quarzo, ortoclasio, plagioclasi, granati, mentre i minerali micacei sono assenti o scarsi. In Italia gli ortogneiss sono frequenti nelle Alpi Occidentali (massicci dell'Argentera, Dora-Maira, Gran Paradiso) e Centrali, dove sono indicati col termine generico di gneiss centrale, e inoltre nell'Aspromonte e in Sardegna; anche i paragneiss sono presenti nell'arco alpino, intercalati ai micascisti o attorno ai nuclei ortogneissici dei massicci ercinici, in Calabria e nella Sardegna centrale e orientale.