Maastricht, Trattato di-
sottoscritto il 7 febbraio 1992 dai 12 Stati membri della Comunità Europea (CE) nella città di Maastricht ed entrato in vigore il 1º novembre 1993, dopo la ratificazione dei Parlamenti degli Stati membri, il Trattato di Maastricht amplia i poteri della CE; fissa i tempi e i modi dell'unificazione economica e politica dell'Europa; decide la realizzazione di una banca centrale. Alcune deroghe al trattato sono state previste per la Danimarca, in particolare per quanto riguarda l'unione monetaria e la normativa sulla cittadinanza e la difesa. In particolare per quanto riguarda la cooperazione economica, l'obiettivo principale è stato l'introduzione di un'unità monetaria unica, l'euro. Al fine di raggiungere questa meta, erano state pianificate tre fasi: la prima, iniziata nel novembre 1993, ha previsto l'adozione da parte dei singoli Stati membri, di programmi per la convergenza delle economie e per garantire la liberalizzazione dei movimenti di capitale; la seconda, avviata il 1° gennaio 1994, ha portato alla formulazione delle condizioni da rispettare nella futura adozione della valuta unica. Tali condizioni, formulate nel 1995, prevedevano l'adeguamento delle economie dei singoli Stati a quattro parametri (rapporto tra deficit pubblico annuale e PIL non superiore al 3%, rapporto tra debito pubblico e PIL non superiore al 60%, limiti al tasso d'inflazione e tassi a lungo termine), che si sarebbero rivelati molto difficili da raggiungere per la maggior parte dei Paesi della Comunità. La terza fase, che - iniziata il 1° gennaio 1997 - doveva terminare non oltre il 1° gennaio 1999, aveva come obiettivo con la fissazione definitiva della parità delle monete dei Paesi partecipanti e l'istituzione della Banca Centrale Europea, diventata operativa il 1° giugno 1998, è responsabile di gestire la politica monetaria degli Stati ammessi alla terza fase indipendentemente dalla politica dei singoli governi. Per il passaggio alla terza fase il Trattato dichiarava che era necessario l'adeguamento di almeno otto degli Stati firmatari. Per quanto riguardava gli altri Stati, avrebbero potuto aderire all'Unione Economica e Monetaria solo nel momento in cui le rispettive economie avessero completato il processo di risanamento della propria finanza pubblica. Il 2 maggio 1998, a Bruxelles, il Parlamento europeo ha sancito ufficialmente l'avvio dell'euro, la moneta unica europea, dal 1° gennaio 1999 e l'ingresso nell'Unione di 11 Stati: Italia, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna; rimanevano esclusi, per propria scelta, Regno Unito, Danimarca e, in quanto non ancora in regola, Svezia e Grecia, quest'ultima solo fino al 2001. Sempre in base al Trattato, nella stessa sede è stato nominato il presidente della Banca Centrale Europea, l'olandese Duisenberg .