Einàudi, Luigi
Indiceeconomista e uomo politico italiano (Carrù 1874-Roma 1961). Conclusi gli studi universitari a Torino, a soli 28 anni ebbe la cattedra di scienza delle finanze alla stessa Università di Torino; passò poi all'Università Bocconi di Milano dove diresse anche l'Istituto di Politica Economica e Finanziaria. Socio di numerose accademie scientifiche italiane e straniere, tra cui quella dei Lincei, collaboratore de La Stampa dal 1896 al 1900, del Corriere della Sera dal 1900, che poi abbandonò (1925) quando il giornale divenne sostenitore del fascismo, direttore de dal 1908 al 1935 (anno in cui la rivista dovette cessare la pubblicazione per le critiche al corporativismo), nel 1936 fondò e diresse la Rivista di Storia Economica. Senatore dal 1919, si batté sempre per eliminare ogni tipo di interventismo statale nell'economia e ogni forma di monopolio. Costretto a rifugiarsi in Svizzera dopo l'8 settembre 1943, tornò in patria l'anno successivo. Nel gennaio 1945 fu nominato governatore della Banca d'Italia e nel settembre dello stesso anno membro della Consulta Nazionale. Deputato alla Costituente nel 1946, vice presidente del Consiglio e ministro del Bilancio nel quarto gabinetto De Gasperi (1947), ebbe il merito di stabilizzare il valore della lira promovendo una rigida restrizione del credito. Nel maggio 1948 fu eletto presidente della Repubblica. Alla scadenza del mandato rientrò in Senato. Esordì col volume La rendita mineraria (1900), tema fino ad allora trascurato, eccellendo in seguito soprattutto nelle indagini di economia agraria e monetaria e di storia delle dottrine e dei fatti economici. Nel campo della finanza teorica, a parte i Principi di scienza delle finanze (1932), in cui è raccolto il fondamento della sua dottrina, sono da citare in particolare: Studi sugli effetti delle imposte (1902), Intorno al concetto di reddito imponibile e di un sistema d'imposte sul reddito consumato (1912), La terra e l'imposta (1924), Contributo alla ricerca dell'ottima imposta (1929). Fra le altre opere di carattere politico meritano soprattutto menzione Il buongoverno (1954) e la raccolta Prediche inutili (1956-59).
Luigi Einaudi riceve a Roma, nel maggio 1952, il generale Eisenhower.
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Bibliografia
P. Gobetti, Il liberalismo di Luigi Einaudi, Roma, 1945; G. Solari, Il giovane Einaudi e il problema sociale, ne “Il Ponte”, Firenze, 1949; I. Montanelli, Einaudi, Milano, 1950; F. Cingano, Luigi Einaudi, in “Belfagor”, Firenze, 1952; V. Morelli, Contro il mito dello Stato sovrano, Luigi Einaudi e l'unità europea, Milano, 1990.