Canòssa
Indicecomune in provincia di Reggio nell'Emilia (25 km), 219 m s.m., 53,36 km², 3329 ab. (canossani), patrono: san Martino (11 novembre).
Centro alla destra del torrente Enza, situato in un'area calanchiva di forte suggestione. La fama del castello di Canossa, fondato verso il 940 da Azzo Adalberto, è dovuta all'incontro, organizzato dalla marchesa Matilde, tra papa Gregorio VII e lo scomunicato imperatore Enrico IV in veste di penitente. Nei secoli seguenti il luogo fu oggetto di dispute tra Parma e Reggio; conquistato dagli Estensi nel 1409, fu poi lungamente conteso loro dai Farnese. Il vicino castello di Rossena appartenne a Bonifacio di Canossa (sec. XI), poi alla Chiesa di Reggio e infine per circa tre secoli ai da Correggio. § Del castello di Canossa, eretto su una rupe di arenaria bianca alla metà del sec. X, più volte distrutto e ricostruito, restano tracce dell'edificio originario e la cripta di Sant'Apollonio con un museo che custodisce reperti degli scavi archeologici. Il castello di Rossena (sec. X), circondato da spalti e bastioni, conserva strutture cinquecentesche e il torrione medievale perfettamente restaurati. § L'industria opera nei settori del mobile, cartario, metalmeccanico e alimentare (dolci, coloranti, aceto balsamico e caseifici per la produzione di parmigiano reggiano). L'agricoltura produce cereali, uva e foraggi per l'allevamento di bovini da latte. È tipico l'artigianato del ferro battuto e dei vimini. In crescita l'agriturismo.