Il Cammino di Santiago di Compostela: un lungo viaggio tra spiritualità e misticismo
“Ricevi questa bisaccia, che sarà il vestito del tuo pellegrinaggio affinché, vestito nel modo migliore, sarai degno di arrivare alla porta di San Giacomo dove hai desiderio di arrivare e, compiuto il tuo viaggio, tornerai da noi sano e salvo con grande gioia, se così vorrà Dio che vive e regna per tutti i secoli dei secoli”. [Rituale medievale della vestizione del pellegrino con la consegna della bisaccia].
Il Cammino di Santiago di Compostela non è un percorso facile e adatto a chiunque. Servono mesi di preparazione fisica per affrontare i quasi 800 Km di strada. Sia che si decida di farlo da soli, sia che si decida di farlo in compagnia, l’importante è essere motivati e determinati. Intraprendere il Cammino senza la giusta motivazione renderà l’esperienza più ostica e faticosa.
C’è chi lo fa per motivi religiosi, chi per ragioni culturali o chi solo per curiosità ma, in ogni caso, il Cammino di Santiago riesce a condurre, chiunque lo compia, in un’atmosfera quasi mistica che parla di tempi remoti e di antiche leggende avvolte da un’aura di spiritualità che non manca di affascinare gli intrepidi viaggiatori. Un’esperienza indelebile che, se fatta in solitudine, può aiutare a rimettersi in contatto con se stessi e ritrovare l’”Io” perduto. Fatica e sacrificio, infatti, inducono a compiere un viaggio introspettivo, a volte non facile ma ricco di soddisfazioni.
Santiago di Compostela è meta di pellegrinaggio fin dal Medioevo quando, nel IX secolo, Alfonso II il Casto re delle Asturie e della Galizia, fece costruire un tempio là dove fu identificato il sepolcro dell’apostolo Giacomo. Il culto di Santiago (abbreviazione spagnola di San Giacomo) è legato al Santo apostolo che, in vita, si prodigò per evangelizzare i popoli della Galizia. Proprio qui, nel I secolo d.C., i suoi discepoli ne seppellirono il corpo. Da allora, pellegrini da tutto il mondo giungono per rendere omaggio a San Giacomo Maggiore e visitare la basilica che custodisce un cospicuo numero di reliquie. Inoltre, dal 1993, il Cammino di Santiago è entrato a far parte del patrimonio UNESCO.
Qualora si decida di intraprendere questo tipo di viaggio, è bene partire con un equipaggiamento adeguato ma anche con un buon bagaglio d’informazioni, prime fra tutte quelle relative al punto di partenza del Cammino che, solitamente, è St. Jean Pied de Port, cittadina francese situata prima del confine con la regione spagnola della Navarra. Tale percorso, che ha termine presso la cittadina costiera di Finisterre, è uno dei più conosciuti e intrapresi, tuttavia, gli itinerari possibili sono nove.
I pellegrini italiani, di solito, prediligono il Cammino Francese, un itinerario che conta 31 tappe e misura all’incirca 775 Km percorribili, teoricamente, in un mese. L’equipaggiamento per intraprendere il lungo percorso dovrà essere costituito da: scarpe comode, possibilmente non nuove ma già usate, calze altrettanto comode e uno zainetto dove mettere borraccia, crema solare, occhiali da sole e tutto ciò di cui si potrà avere bisogno durante il viaggio.
La regola più importante è sempre e comunque essere determinati e avere la giusta dose di volontà per portare a compimento l’intero Cammino apprezzandone sia i lati negativi (la fatica fisica), sia quelli positivi: l’arricchimento interiore e la soddisfazione di aver compiuto un’impresa indimenticabile.
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