Biomassa e sostenibilità energetica: l'energia verde che proviene dagli scarti
Produzione energetica e inquinamento: è sicuramente questa una delle problematiche più attuali e dibattute nella contemporaneità. Una problematica che trova la sua unica soluzione nell’uso delle cosiddette energie rinnovabili.
Inquinamento e surriscaldamento globale sono infatti solo due dei molteplici motivi che dovrebbero spingere l’umanità ad abbandonare lo sfruttamento dei combustibili fossili a favore di modelli energetici più verdi: fotovoltaico, geotermico ed eolico possono infatti rappresentare una valida alternativa energetica, a cui oggi non possiamo non aggiungere la tecnologia relativa alle Biomasse.
Biomassa. Una dicitura che, oggi, ricorre sempre più spesso nelle pagine di attualità ambientale, una parola utilizzata ancor di più quando si parla di ecologia e sostenibilità.
Ma cosa sono le biomasse e cosa si nasconde dietro una parola il cui significato, spesso, è oscuro ai più?
La biomassa, prima di tutto è un materiale. A caratterizzare il suo status è però la sua origine e la possibilità di partire da esso per produrre energia. Di derivazione animale o vegetale (non allo stato fossile), sono biomasse tutti i materiali di origine biologica: scarti delle attività agricole, residui forestali, reflui degli allevamenti ma anche rifiuti urbani. Si tratta, quindi, di materiali che perdono il proprio status di scarto per diventare nuovamente materia prima nel processo di produzione energetica.
Quello racchiuso nelle biomasse, quindi, è un duplice aspetto positivo che va a risolvere parte di un problema che affligge l’umanità, ovvero lo smaltimento dei rifiuti: biomassa, infatti, non significa solo energia, ma anche soppressione mirata dei rifiuti attraverso un loro sapiente riutilizzo.
Legno, agricoltura e rifiuti: tre importanti filiere dalle quali è possibile ricavare parte dell’energia di cui ha bisogno l’uomo contemporaneo. Biocombustibili, biocarburanti e biogas potrebbero, con le giuste politiche, diventare oggi la regola e non l’eccezione.
Una regola che, se associata ad altre tipologie di produzione energetica sostenibile, potrebbero favorire l’abbandono dei combustibili fossili che, ad oggi, rappresentano una delle maggiori fonti di inquinamento del nostro pianeta, la cui salute è già seriamente compromessa.