Gianni Morandi: il trasformismo di un artista che diventa conduttore del Festival di Sanremo
Un successo indiscusso che attraversa decenni di storia italiana, una rara capacità di reinventare la propria dimensione artistica e una grande presenza scenica.
Poche parole per descrivere, con efficace semplicità, la figura di Gianni Morandi: cantautore, attore e protagonista di molteplici pellicole e sceneggiati, grande sportivo e non da ultimo, conduttore.
Un esordio nei lontani anni ’60, durante i quali Morandi raggiunge la notorietà sfornando un successo dopo l’altro: “Andavo a cento all’ora”, “In ginocchio da te” e “C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones” sono solo alcuni dei brani per i quali il cantante di Monghidoro è apprezzato in Italia e all’estero. Ma non è la dimensione cantautorale l’aspetto di cui ci vogliamo occupare oggi.
Gli ultimi anni, infatti, hanno visto Gianni Morandi cimentarsi in un ruolo differente che, affrontato e interpretato con la sua consueta semplicità, ha subito fatto breccia nel cuore degli italiani. Svestiti temporaneamente i panni di cantante, ci troviamo di fronte a un Morandi conduttore.
Un esordio clamoroso, quello di Morandi in TV: correva l'anno 1999 e ad andare in onda era 'C'era un ragazzo'. Una media di nove milioni di telespettatori per un risultato che, paradossalmente, ha fatto diventare Morandi un astro nascente nel panorama della conduzione televisiva.
Dopo il 1999 la presenza di Morandi in TV si è intensificata: ricordiamo, per esempio, "Uno di noi", al fianco della Cortellesi e Lorella Cuccarini o, ancora, “Grazie a tutti”, programma durante il quale il cantante si è visto affiancare da Alessandra Amoroso, astro nascente della musica italiana.
Ma la reale consacrazione di Morandi al piccolo schermo arriva senza dubbio nel 2011, quando viene chiamato a condurre uno degli eventi più importanti del palinsesto annuale italiano: il Festival di Sanremo.
Cinque serate durante le quali la figura di Gianni Morandi riesce arriva al cuore degli italiani: forte delle sue debolezze e imperfezioni, affiancato dalla satira pungente di Luca e Paolo, il cantante/conduttore supera a pieni voti la prova del palco del Teatro Ariston e fa, della 61esimo Festival, una delle edizioni più riuscite di sempre.
Un impegno che si rinnova anche nel 2012: ancora una volta sul palco dell'Ariston, ancora una volta pronto a presentare canzoni, cantanti e band per la 62esima edizione del Festival di Sanremo.