Tiziano Terzani, vita e ricordo di un viaggiatore del nostro tempo

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"Vivo ora, qui, con la sensazione che l'universo è straordinario, che niente ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta". Parole limpide e dirette: è quasi un lascito quello che Tiziano Terzani regala ai suoi lettori con ‘Un altro giro di giostra’, ultimo romanzo pubblicato dall’autore quando era ancora in vita.

Il 28 Luglio del 2004 Tiziano Terzani lascia un immenso vuoto letterario, giornalistico e soprattutto umano: a spegnersi è una voce fuori dal coro, ma universalmente condivisa e apprezzata. Quella di Terzani è stata una vita intensamente vissuta, la cui testimonianza si ritrova nei molti i pensieri, reportage e romanzi con i quali il lettore può introdursi, in punta di piedi, nel mondo dello scrittore.

Gli occhi di Tiziano Terzani hanno permesso a molti di conoscere mondi e culture lontane quando ancora nessuno ne parlava: la Cambogia dopo l'intervento vietnamita o la presa di potere da parte dei comunisti a Saigon, per esempio. Ma il talento di Terzani non era solo volto alla descrizione del reale e dei fatti: gli innumerevoli viaggi e i prolungati soggiorni in oriente hanno permesso all'autore fiorentino di far confluire le proprie esperienze in numerosi romanzi, poi letti in tutto il mondo.

Figlio di un meccanico comunista e una giovane e cattolica tedesca, Tiziano Terzani nasce nel 1938 nel quartiere fiorentino di Monticelli. E sarà proprio tra le mura della sua casa che lo scrittore e giornalista impara quel senso di tolleranza che poi contraddistinguerà la sua intera esistenza. Un'infanzia modesta durante la quale il giovane Terzani spicca per la predisposizione allo studio che lo porterà a frequentare il liceo classico prima e l'università poi, dove si laureò in Giurisprudenza.

La carriera giornalistica fu favorita da una borsa di studio della Columbia University di New York (1969), con la quale Terzani poté dedicarsi allo studio della cultura e della lingua cinese. Fu questo il motore propulsore dei suoi primi viaggi e lunghi soggiorni all'estero.
Il 1971 è un anno molto importante per il giornalista: dopo la nascita della figlia Saskia, Terzani e famiglia si trasferirono a Singapore. Un'esperienza alla quale si aggiungeranno i successivi periodi di residenza a Pechino, Tokyo, Hong Kong, Bangkok e Nuova Dehli.
Terzani osservava e scriveva: diventando un profondo conoscitore della cultura orientale, fece confluire il tutto non sono negli articoli e reportage giornalistici, ma anche in libri e romanzi che hanno appassionato milioni di lettori.

Una vita passata a osservare, incamerare e scrivere, anche nel momento della malattia. Colpito da un tumore, Terzani non rinuncia al viaggio e alla conoscenza: sospeso tra la moderna medicina occidentale e quella alternativa orientale, durante il corso della malattia il viaggio di Tiziano Terzani è anche interiore, alla ricerca dell'accettazione serena della morte.

In “Un'altro giorno di giostra”, infatti, scrive: «Viaggiare era sempre stato per me un modo di vivere e ora avevo preso la malattia come un altro viaggio: un viaggio involontario, non previsto, per il quale non avevo carte geografiche, per il quale non mi ero in alcun modo preparato, ma che di tutti i viaggi fatti fino ad allora era il più impegnativo, il più intenso

Un viaggio che noi tutti possiamo ripercorrere grazie alle innumerevoli pagine che Tiziano Terzani ci ha lasciato a testimonianza di una vita piena e intensa.