Wwworkers, i nuovi lavoratori della rete: Giampaolo Colletti e le nuove tendenze del mondo del lavoro
Aspirazione quasi utopica per molti e vestito stretto per altri, il concetto di posto fisso oggi oscilla tra considerazioni opposte e inconcilianti.
In un momento storico come quello attuale, contraddistinto dall'intrinseca mutevolezza di costumi di cui siamo spesso muti testimoni, il mondo del lavoro assorbe tutte queste nuove tendenze riversandole nel nostro vissuto.
Lavorare è fondamentale ma, rispetto ad un passato non troppo lontano, il modo in cui lo si fa può variare moltissimo da persona a persona.
Ci sono quelli che desiderano il cosiddetto posto fisso che, sicuro e duraturo nel tempo, è in grado di trasmettere quel senso di 'sicurezza' da sempre ricercato dall'essere umano.
Altri, costretti dalle contingenze o per volontà propria, vedono lo scenario sopra descritto come qualcosa di estremamente lontano dal proprio essere e, di conseguenza, intraprendono quelle nuove professioni che probabilmente coloro che appartengono alle vecchie generazione fanno fatica a comprendere a pieno.
In effetti, in Italia come nel resto dell mondo, sono sempre di più le persone che decidono di dire basta al cartellino e all'ufficio e, basandosi sulle proprie passioni e conoscenze, si inventano e portano avanti i lavori più disparati sul web. Si tratta di nuovo insieme di persone per le quali internet non è più solo svago e informazione, ma anche e soprattutto uno strumento di lavoro.
L'identikit di questa tipologia di lavoratori la fa Giampaolo Colletti, esperto di media digitali, nel suo nuovo libro intotolato "wwworkers: i nuovi lavoratori della rete'.
Giampaolo Colletti, che scrive anche per Nòva24, in questo suo volume porta a galla una realtà oggi forse poco conosciuta dalla massa, ovvero quella dei World Wide Workers, termine coniato dall'autore stesso per definire coloro che hanno deciso di lasciare il posto fisso col fine di imprenditorializzarsi sul web.
Attualmente, dice Giampaolo Colletti, sono circa 200 le professioni censite, che mostrano come i wwworkers, con una netta prevalenza di presenza femminile, non siano solo rappresentati dai nativi digitali poiché il 42% di loro è over 50.
Perché il web permette anche questo: mettere in moto la fantasia e, con costi contenuti, fare della propria passione una professione molto spesso redditizia.
Il libro nasce a fronte di uno studio approfondito del fenomeno sul web, con il quale Colletti ha definito i profili dei wwworkers, andando quindi a capire cosa stesse succedendo all'ormai variegato mondo del lavoro connesso al panorama del web.
Perché, come l'autore stesso afferma, "i wwworkers – connessi alla rete e alla propria creatività – sono anche la dimostrazione di come si può scommettere sulla cosa più preziosa di cui si è in possesso. Se stessi."