23 giugno 1912: nasce Alan Turing, matematico e padre dell’informatica

Alan-Turing

Il 1912 è, di sicuro, un anno da ricordare e non solo perché segnò il tragico destino dei passeggeri del transatlantico più grande del mondo, il Titanic, ma anche perché, proprio in quell’anno, precisamente il 23 giugno, nacque colui che è considerato il padre dell’informatica: Alan Turing.

Egli fu un matematico, un logico e anche un crittanalista britannico vincitore, nel 1936, del premio Smith, un riconoscimento che all’epoca veniva assegnato ai migliori studenti ricercatori in fisica e matematica, dall’Università di Cambridge. Turing, in particolare, è considerato il pioniere della logica dei computer, infatti, era convinto che ogni problema potesse essere risolto con un algoritmo.

Fin da piccolo sviluppò una forte passione per le materie scientifiche che lo portarono, nel 1931, a essere ammesso al King’s College dell’Università di Cambrige presso la quale si laureò nel 1934. Due anni dopo la laurea, Turing pubblicò il celebre articolo "On computable Number, with an application to the Entscheidungsproblem" in cui descrisse il funzionamento di quella che sarà chiamata macchina di Turing, una sorta di primordiale computer.

In seguito alle sue indiscusse capacità e alla notorietà che aveva raggiunto in ambito matematico fu ingaggiato dal governo britannico, durante la Seconda Guerra Mondiale, per decifrare i messaggi in codice dei tedeschi i quali avevano sviluppato un ingegnoso e complesso sistema, chiamato Enigma, in grado di criptare le comunicazioni.

Fu proprio sulla base della macchina di Turing che, nel 1942, Max Newman progettò Colossus, l’antesignano del moderno computer, in grado di decifrare i codici tedeschi.

Come non citare, poi, l’articolo che Turing pubblicò nel 1950: "Computing machinery and intelligence" conosciuto oggi come Test di Turing, su cui si sono basati tutti gli studi successivi in materia d’ intelligenza artificiale. Alan Turing era convinto che entro l’anno 2000 sarebbero state inventare macchine in grado di ricreare la logica della mente umana e, evidentemente, non si sbagliava.

Purtroppo, però, la sua non fu una storia a lieto fine. Perseguitato dal governo britannico a causa della sua omosessualità (all’epoca ritenuta un reato) e costretto alla castrazione chimica, si suicidò nel 1954 all’età di 42 anni mangiando una mela al cianuro che lui stesso si era preparato.

In suo onore, nel 1966, la Association for Computing Machinery ha istituito il Turing Award, massima riconoscenza nel campo dell’informatica. Nel 2012, invece, in occasione del centenario della nascita, la Royal Mail ha dedicato un francobollo alla sua memoria.